venerdì 8 maggio 2009

"N'ascella sì, n'ascella no" (cit)

˙·٠•● Churra ●•٠·˙
10:11
mi puzza l'ascella destra
10:11
e la sinistra no
10:11
mah

Pino
10:12
la sinistra stà sul finestrino
10:12
piglia aria
10:12
la destra cambia le marce
10:12
si muove
10:12
ecc. ecc.

giovedì 7 maggio 2009

Per un euro di meeeeensa chissà cosa avròòòò


...quando si dice chicco per chicco...

mercoledì 15 aprile 2009

Al Garghet - Milano

Un po' nascosto a Milano, c'è un posto che io ritengo sia alla Amélie (chi ha visto il film sa di cosa parlo): il ristorante "Al Garghet". La cucina è tipicamente milanese con un menù scritto a mano su un simil quaderno delle elementari, con inserti di aforismi qua e là. Tutto - dolci compresi (che però sono un po' cari, secondo me) - è fatto dallo chef. Oltre ad essere buono il cibo, è bella anche l'atmosfera: la domenica in cui sono stata lì a cena c'era anche l'accompagnamento dal vivo col pianoforte e la "scenografia" è davvero molto intima, con lampadari tondi rossi, luce soffuse, caminetto in un angolo, tovaglia a quadri rossa e tante decorazioni ai muri. D'estate - mi han detto - si mangia in giardino.
Insomma, un posto dove andare soprattutto in coppia, ma anche no. I prezzi sono medio alti, ma ne vale la pena!

sabato 18 ottobre 2008

"El Gordo" a San Donato Milanese

Navigando, qualche tempo fa, ero incappata sul sito di questo locale e memore del mio bellissimo viaggio in Spagna, me l'ero segnato come posto dove andare. Beh ieri ci sono andata. Delusione totale. Mi aspettavo un menù molto più spagnoleggiante visto che si chiama "El Gordo - Taberna Vasca, Comida Iberica". Certo, ci sono i taglieri di salumi e formaggi spagnoli ed altri stuzzichini, ma è poco roba a mio avviso.
Buona la sangria: anche se sembra "annacquata" fate attenzione, perché picchia di brutto (ed io ne so qualcosa!).

sabato 4 ottobre 2008

Un giorno perfetto


Non ho mai nascosto di essere piuttosto esterofila in fatto di film e di malsopportare i film drammatici. Ogni tanto, però, ci son le eccezioni, come per "Un giorno perfetto": mi salvo dicendo che, dopo tutto, Ozpetek italiano non è.
Che dire...L'ho appena visto ed è una bella botta: un film sicuramente da vedere quando NON siete depressi e, se non lo siete, cercate di avere qualcosa (o qualcuno) con cui tirarvi su appena finisce. Io sto cercando di riprendermi ascoltando - in loop - "La marcia di Esculapio" di Piccioni (quella famosa canzone de "Il medico della mutua", che mi è tornata in mente grazie a Luca...meno male...).
Isabella Ferrari è grandiosa; altrettanto non si può dire di Stefania Sandrelli che ho trovato alquanto innaturale, finta: per me la peggiore a recitare (essì che di esperienza dovrebbe averne, eh!).

venerdì 26 settembre 2008

Budapest

L'idea di andare a Budapest in gruppo con gli amici è venuta praticamente per caso. Navigando ho trovato un volo A/R a 70 euro tasse comprese con EasyJet e mi son detta: "Ma perché no?!". Così l'Armata Brancaleone (composta dalla Deni, Luca, Lorenzo e me) ha preso armi e bagagli alla conquista dell'Ungheria. Abbiamo preso un appartamento in affitto per tre notti tramire Interhome: è un servizio che consiglio assolutamente a tutti. La casa era davvero grande, ben collegata, pulita e, anche se siamo arrivati a mezzanotte e mezza, il proprietario ci ha aspettati per consegnarci le chiavi. Tra un rutto e l'altro, ci ha anche consigliato dove andare a fare un giro a quell'ora: ci ha addirittura portati davanti ad un locale. A Budapest van di moda i bar ricavati da edifici sfitti: nei cortili e nelle stanze di questi condomini disabitati sorgono il bancone e tutti i tavoli e sedia (spesso son pezzi recuperati: allo Szimpla ho visto una vasca da bagno metallica ritagliata e resa divanetto...stupendo!). Qui in Italia, con tutte le regolamentazioni, una cosa del genere non sarebbe certo permessa (purtroppo).
In quei giorni abbiamo mangiato davvero molta carne e bevuta tantissima birra: il cibo e le bevande costano pochissimo e agevolano l'inchiattimento :-D La città alla fine si gira benissimo a piedi: abbiamo faticato non poco, però per arrivare in cima al monte Gellert (al Castello è stato più semplice: c'era la funivia!). Me l'aspettavo un po' più stile Praga (che non ho visto se non in foto), ma devo dire che si respira storia un po' ovunque, quindi un bel weekendone vale decisamente la pena (io ci tornerò di sicuro perché non ho visitato tutto e voglio andare alle terme Gellert).
L'unica nota negativa: i camerieri non son per niente simpatici

domenica 21 settembre 2008

Viva

Sìsì, sono viva: son solo stata a Budapest con gli amici e a Caorle con la famigghia...Prima o poi, quando avrò finito di recuperare gli arretrati al lavoro vi racconterò dell'Ungheria :-)